FAQ

❓ FAQ – Domande frequenti sul rischio da caldo


🔥 1. Cos’è il rischio da caldo sul lavoro?

Il rischio da caldo si verifica quando l’organismo non riesce a disperdere il calore prodotto internamente o assorbito dall’ambiente. Questo può avvenire in condizioni di alta temperatura, elevata umidità, scarsa ventilazione o intensa attività fisica, con possibili effetti gravi sulla salute dei lavoratori.


🏗️ 2. Quali sono i settori più a rischio?

I settori più esposti includono:

  • Edilizia e cantieri all’aperto
  • Agricoltura e allevamento
  • Industria pesante (fonderie, panifici, cucine industriali)
  • Magazzini e logistica non climatizzata
  • Trasporti (autisti, operatori su mezzi senza climatizzazione)

🧠 3. Quali sono i sintomi del colpo di calore?

Segni di allarme:

  • Mal di testa, nausea, vertigini
  • Confusione, perdita di lucidità
  • Pelle calda e secca (o molto sudata)
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Crampi muscolari
  • Spossatezza estrema o svenimento

🆘 In caso di sintomi: portare subito la persona all’ombra, idratarla, raffreddarla e chiamare i soccorsi (112).


⏱️ 4. Quando deve essere sospeso il lavoro per eccessivo caldo?

Non esiste una soglia fissa per legge, ma se il WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) supera determinati limiti in base al tipo di attività (leggera, moderata, pesante), è necessario modificare orari, ridurre i ritmi o sospendere l’attività.
Le linee guida INAIL e le indicazioni di ARPA e Ministero della Salute forniscono parametri di riferimento.


📏 5. Quali misure deve adottare il datore di lavoro?

Secondo il D.Lgs. 81/08 e le buone prassi, il datore di lavoro deve:

  • Valutare il rischio da calore nei documenti (DVR)
  • Fornire idonei DPI estivi e accesso all’acqua
  • Garantire pause adeguate in zone fresche
  • Riorganizzare orari e turni nelle ore critiche
  • Informare e formare i lavoratori sui rischi e sui sintomi

💦 6. Cosa deve fare il lavoratore per proteggersi?

  • Bere spesso, anche se non si ha sete
  • Indossare indumenti traspiranti e leggeri
  • Segnalare tempestivamente sintomi di malessere
  • Fare pause regolari e cercare ombra
  • Collaborare con colleghi e RSPP per prevenire situazioni a rischio

📲 7. Esistono app o strumenti utili per monitorare il rischio caldo?

Sì, esistono strumenti digitali come:

  • Worklimate: app per monitoraggio WBGT giornaliero
  • ARPA regionali: bollettini e allerte microclimatiche
  • INAIL – Schede operative: strumenti pratici per la gestione del rischio

⚖️ 8. Ci sono obblighi normativi specifici?

Il D.Lgs. 81/2008 obbliga alla valutazione di tutti i rischi, inclusi quelli microclimatici.
Le norme tecniche di riferimento includono:

  • UNI EN ISO 7726 (strumentazione microclimatica)
  • UNI EN ISO 7933:2024 (stress termico da caldo)
  • Linee guida INAIL, Ministero della Salute e regioni

🧪 9. Quali strumenti servono per misurare il rischio?

Gli strumenti principali sono:

  • Termometro a bulbo secco e umido
  • Termometro a globo nero
  • Anemometro (velocità dell’aria)
  • Igrometro (umidità)
  • Centralina per calcolo WBGT o PHS

🧾 10. Dove trovo materiali utili e aggiornati?

Consulta:

📄 Ministero della Salute – Piano Caldo

📘 Worklimate – Bollettini e indicazioni

🏛️ INAIL – Linee guida rischio da caldo

🌍 ARPA – Portali regionali

📄Su questo sito web: rischiocaldo.it